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domenica 19 ottobre 2008

RELIGIONE CATTOLICA E FELICITA'



Qualche giorno fa, sono stata ospitata a Milano, a casa di amici di famiglia.

Ho visto tanta tristezza in quell'abitazione

Vi scrivo di una famiglia molto credente, composta da un uomo di circa 40 anni, divorziato e insegnante di religione nelle scuole elementari; da una donna, madre di quest'ultimo acciaccata da tanti e piccoli fastidi di salute; da un bimbo di 4 anni (rispettivamente figlio del primo e nipote della seconda) con lo sguardo spento.

In quella casa povera, non c'era un quadro allegro, un'immagine gaia. Tutto invitava alla mestizia, alla povertà ed alla rassegnazione.

Vi racconto di una famiglia, buona, pia e devota.

Una famiglia gentile e cortese, per la quale ho provato tanto dispiacere.

Mi domando come si fa ad essere fedeli ed infelici, praticanti e spenti.

Se un Dio c'è, credo che non voglia altro se non la nostra felicità. Non vorrei offendere i cattolici, ma ritengo che esista un solo ed un unico peccato: negarsi la gioia.

Ogni azione è sacra. Ogni gesto andrebbe celebrato nella contentezza. Non c'è nulla di meno religioso di una vita priva di gaiezza e creatività. La spiritualità è un canto, una festa, una danza, non una privazione. Non c'è nulla di più divino di quel luccichio negli occhi nato dalla passione, dall'interesse, dalla voglia di vivere, dall'allegria.

Non ho visto un guizzo, un salto in avanti..che so..un'emozione balzata fuori all'improvviso, un brivido, se non il lento e atono parlare poco e a voce bassa, un atteggiamento remissivo, una postura con il capo chino e le spallucce all'ingiù.

Avrei spalmato sorrisi e risate sulle loro facce. Avrei invitato il loro Dio e brindare e a mangiare di gusto. ;-) Si sarebbe divertito e sarebbe stato contento. Lo so.

PS

Questa ospite edonista e felice ringrazia di cuore chi gli ha aperto le porte della sua casa per una notte. ;-)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Noi tutti siamo degni
di essere felici, siamo figli di un dio (comunque lo si intenda) che ci ama e la natura è nostra amica. L'unico amore di cui siamo privi veramente è il nostro verso noi stessi. Non ci amiamo, questa è la verità, non ci apprezziamo e continuiamo a punirci.

Felicità....felicità....

Continuiamo a ripeterlo, Vitale,
continuiamo a ripeterlo, non stanchiamoci mai, vedrai che piano piano aumenteremo e saremo la maggioranza a sostenerlo. Tutti questi nuovi mezzi di comunicazione (come i nostri blog)servono solo a questo: ad amplificare la nostra voce.

Siamo tutti esseri perfetti meritevoli di essere amati. Così come siamo, siamo belli così. E i nostri errori servono per imparare e per migliorarci.

Il paradiso è qui. Se solo volessimo accoglierlo e ammetterlo.

Saluti e auguri a tutti.
Eleonora www.natiperesserefelici.com

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente le parole si Simona ed Eleonora.
L'unica cosa che vorrei aggiungere è quella che Amarsi è una pratica quotidiana e non solo un buon Mantra.
Amarsi è anche scieglire bene le persone da amare e concedersi di essere amate da chi amiamo.
Questa pratica è ancora difficile per le donne (sopratutto) ma siete sulla buona strada :-)
Ciao un abbraccio dal cuore Simone

Vitale ha detto...

Eleonora, Simone, che aggiungere alle vostre parole traboccanti di speranza.
Questi commenti mi hanno immesso in uno stato di grande fiducia.
Mi piace da morire il fatto che Elenora confidi tanto in questa tecnologia, che è buona, a dispetto di tutto quello che se ne dice in giro.
E..poi si, amarsi è la chiave di tutto. Chi si priva della gioia per paura di peccare, chi si nega tutto per nn cedere alle lusinghe del demonio, andrebbe indirizzato verso un percorso di autostima e di maggiore amore per se stesso.
Sulle donne, quanto ha ragione Simone, mamma mia.
Per natura noi dovremmo essere recettive, concave dovremmo essere ben disposte a ricevere e invece a volte pare che si dia e basta.
Alcune donne dovrebbero così mettersi un pò di più dalla parte del ricevente.
Grazie ad entrambi di cuore.

Anonimo ha detto...

La donna è "diabolica", se con tale termine, etimologicamente, s'intende il "doppio". Come recita l'inno ad Iside, siamo le scandalose e le magnifiche, dunque ci si conceda, talvolta, l'essere scandalose, edonisticamente felici, concave più che mai. Magnifiche, l'indomani.

la pizia ha detto...

...rileggo il tuo post, Vitale. Inutile dirti che questo post, in particolare, cattura la mia attenzione, bello, ed assai efficace. "Medianicamente" - giusto simone? - accolgo, concava,le good vibrations. Poco fa, ti scrivevo di una donna "diabolica", cioè doppia,che è il bene e, giammai, il male, magnificamente scandalosa. Come te, ritengo che le donne debbano, oggi, mettersi dalla parte del ricevente, imparare ad accogliere. Ti scrivo, degna di essere laicamente felice, perchè va ammesso - come dice eleonora - che il paradiso è qui, nella mondanità extramondana.
un saluto dall'ombelico del sogno
www.pensieroconcavo.blogspot.com

Vitale ha detto...

Per la pizia e pensiero concavo, sapete cosa è veramente sublime?
Unire consapevolezza ed edonismo.
Apprezzare gli stati di vuoto della non-mente della meditazione e dell'unità del cosmo, ma anche pizza e vino e abbracci e carezze e risate fragorose e tutto quanto ci fa felice nel mondo cosiddeto terreno.
;-)

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo Vitale, condivido con te che tutti hanna il sacrosanto diritto di essere felici e credo che sia dsavvero possibile, dalla mia esperienza anche professionale come insegnante di Meditazione Bioenergetica ho rilevato che la sofferenza ce la creiamo con pensieri negativi e distruttivi, m ase cambiamo questa tendenza comune le cose cambiano e di molto...un abbraccio affettuoso a te e a tutti i lettori del tuo ispirato blob...

Vitale ha detto...

Grazie tante, Meditativo. Torna a trovarci e parlaci della tua esperienza con la Meditazione Bioenergetica. L'argomento mi interessa moltissimo. Se ti va, potresti mettere un post sul mio blog con la tua testimonianza.
A presto.

Anonimo ha detto...

ok, scriverò un post molto volentieri, è bello collaborare con chi vuole crescere nel migliore dei modi,
a presto

Vitale ha detto...

Grazie Meditativo, ti aspetto, puoi contattarmi anche tramite mail.
Buona serata!

Anonimo ha detto...

Ce ne sono tante famiglie così, come quella che tu hai descritto. E' una fortuna, per gente come noi, non trovarsi in simili situazioni anche se in fin dei conti i problemi più o meno grandi li abbiamo tutti. Ma hai detto una parola giusta che io segnerei in neretto: guizzo. La vita va vissuta fino in fondo perchè è troppo breve e bisogna godersela facendo più guizzi possibili. Quindi auguro a te e tutti i tuoi lettori tanti giorni di gioia, guizzi e grinta!!! Il teorema delle tre G. Eheheh!! Saluti. Ivan

Vitale ha detto...

Si Ivan, un guizzo, un sussulto del cuore, un tremito di gioia, un brivido di emozione, un'onda sismica di euforia, un animo vibrante.
A te.
A presto.